Facebook ha fatto la sua scelta. Dal prossimo maggio, il social network blu sarà quotato in Borsa al Nasdaq e non al NYSE, con un valore superiore a 100 miliardi di dollari.
Da gennaio scorso, la New York Stock Exchange (NYSE) e la National Association of Securities Dealers Automated Quotation (Nasdaq) - i due principali mercati borsistici negli Stati Uniti - lottano per aggiudicarsi il social network blu. Da alcune ore, la stampa anglofona starebbe confermando l'ingresso di Facebook al Nasdaq, citando fonti anonime vicine a Mark Zuckerberg. Il social network, quindi, avrebbe preferito la piattaforma elettronica di Times Square a quella di Wall Street, in attesa della IPO di maggio, sotto il codice "FB".
La decisione dovrebbe permettere alla società diretta da Mark Zuckerberg di aumentare il valore di almeno 5 miliardi di dollari, segnando una delle più importanti IPO della storia per un'azienda nata e cresciuta esclusivamente su Internet. Oltre alle condizioni finanziarie, offerte dai due operatori, la scelta di Facebook è stata strategia. Da un lato, Nasdaq è il mercato privilegiato dalle società tecnologiche (Apple, Microsoft, Google e Intel, per esempio), dall'altro NYSE è un centro borsistico storico, importante per reputazione e prestigio (qui è quotata IBM).
Nel 2011, Facebook contava più di 850 milioni di iscritti, con un fatturato da 3.7 miliardi di dollari (il doppio dell'anno precedente). L'85%del suo fatturato (3.2 miliardi) è costituito dalla pubblicità, il resto proviene da micro-pagamenti, generati soprattutto da Zynga.