Dopo essere stato il testimone chiave di un furto in un'abitazione alle porte di Roma, Facebook è nuovamente protagonista della cronaca italiana. Il social network infatti è stato utilizzato da un utente per perseguitare la sua ex fidanzata. L'uomo è stato arrestato per stalking.


Non si ferma il ciclone Facebook che, dalla Rete, invade anche la vita reale e quotidiana. I social network sono nati e sono cresciuti con il fine di mettere in contatto gli utenti, di facilitare lo scambio di informazioni e globalizzare Internet. Nessuno, nemmeno il creatore, avrebbe mai immaginato che nel corso degli anni la funzione di Facebook sarebbe mutata, diventando anche uno strumento essenziale per inchiodare i ladri, per ritrovare familiari perduti o per arrestare i molestatori.

 

E' proprio questo il caso di un ragazzo 30enne di Bergamo che, dopo essere stato lasciato dalla sua fidanzata lo scorso gennaio, ha iniziato a perseguitarla, pedinarla tempestandola di telefonate, SMS e messaggi istantanei su Facebook. Il social network infatti offre la possibilità di contattare i propri "amici" con messaggi di posta o via chat. L'ex fidanzata, dopo mesi di pedinamenti e comportamenti morbosi del ragazzo, ha deciso di sporgere denuncia. Ad inchiodarlo è stato proprio Facebook, con prove scritte inequivocabili. Il trentenne del bergamasco è stato condannato a scontare una pena per stalking.

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