ImageNel giro di due anni i dispositivi di archiviazione basati su memorie Flash (SSD e HHDD) supereranno il numero di hard disk tradizionali all'interno dei computer portatili. Una piccola rivoluzione che avrà inizio con la nuova piattaforma Santa Rosa di Intel.


La notizia non sorprende, anzi conferma una sempre crescente tendenza, in ambito notebook, ad adottare nuovi e più veloci dispositivi di archiviazione (SSD o dischi ibridi), lasciandosi alle spalle le ormai datate unità di storage a piattelli magnetici (HDD). A confermarla, però, questa volta intervengono anche le statistiche: i risultati di uno studio, pubblicati da DailyTech, pronosticano che, dato l'attuale trend di crescita nell'impiego di memorie Flash, si assisterà ad un forte picco nella commercializzazione di tali dispositivi nei prossimi anni. Il dato migliore, però, si registrerà nel 2009, quando quasi tutti i notebook in commercio saranno dotati di memoria allo stato solido, preferita per prestazioni e silenziosità a qualsiasi altro supporto di immagazzinamento dati.

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Attualmente risulta in costante crescita la disponibilità, all'interno dei sistemi portatili, di dischi rigidi allo stato solido (SSD, Solid State Drive) e storage ibridi (HHDD, Hybrid Hard Disk Drive), tanto da spingere le maggiori aziende produttrici come Samsung e SanDisk ad aumentare il loro impegno nella realizzazione di questi dispositivi. Tendenza testimoniata dalla sempre maggiore frequenza con cui si susseguono gli annunci di nuovi dispositivi equipaggiati con questi dischi: Dell aggiungerà un drive SSD o un disco ibrido come opzione sui suoi Latitude D630 e D830, Sony nei suoi ultraportatili VAIO serie G, Fujitsu nei LifeBook P1610 e B6210, Samsung nell'esclusivo Q40, e così via.

Di memorie NAND Flash farà uso anche il modulo Intel Turbo Memory (aka Robson), un componente opzionale della piattaforma Santa Rosa che Intel annuncerà ufficialmente nella giornata di domani.

Gli analisti ritengono che il passaggio definitivo alle memorie SSD verrà favorito da un notevole abbassamento dei prezzi, fino a poco tempo fa inaccessibili, e dal palese miglioramento delle prestazioni del sistema che le adotterà. "Nel 2003, 1GB di memoria Flash NAND aveva un costo quasi 100 volte più alto di un HDD con la stessa capienza" sostiene Matthew Wilkins di iSuppli CORP, che aggiunge: "Dal 2009, la differenza di prezzi tra i due tipi di storage diminuirà, favorendo l'adozione di memorie SSD. Il 60% dei 40 milioni di notebook spediti durante l'ultimo quadrimestre del 2009, sarà equipaggiato con un supporto di immagazzinamento di nuova generazione".

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