Divorzio alla Second LifeUna donna inglese di 28 anni ha chiesto la separazione dal marito in seguito ad un "tradimento" virtuale su Second Life. La coppia si era conosciuta su internet e conviveva da tre anni.


E' risaputo che la dipendenza da internet, conosciuta in campo medico come "Internet addiction disorder" (IAD), è un vizio che puo' portare a gravi disagi nella vita reale: l'episodio che è avvenuto pochi giorni fa in Cornovaglia ne è un triste esempio. Amy Taylor, inglese di 28 anni, e David Pollard, 40 anni, si conoscono nel maggio del 2003 sul mondo virtuale di Second Life; poco più di due anni dopo la coppia si sposa nella realtà e va a convivere sotto lo stesso tetto.

Second Life

Sembra una storia a lieto fine, ma purtroppo non è così: i due infatti continuano a frequentare il mondo virtuale, fino a quando lei, insospettita da alcuni comportamenti del marito, che l'avrebbe tradita con una relazione extra-coniugale virtuale, decide di assoldare un "detective virtuale" con una somma di denaro altrettanto virtuale (la valuta di Second Life, il "Linden Dollar", prende il nome dalla società americana che ha architettato il gioco, Linden Lab), ma il tutto si conclude con un nulla di fatto.

Qualche tempo dopo tuttavia, Pollard viene colto dalla moglie in pieno tradimento virtuale e lei chiede in divorzio reale. Si tratta di un episodio di cronaca che inizialmente potrebbe sembrare buffo, ma stando alle dichiarazioni del marito deriva invece da un profondo disagio: la giovane inglese infatti, nonostante il matrimonio, non era in grado di separarsi dal computer, davanti al quale passava tutta la giornata. Il tradimento virtuale ed il divorzio sono stati quindi l'infelice conclusione di un rapporto difficile e doloroso. Amy Taylor si sarebbe tuttavia "disintossicata" dalla dipendenza ad internet, tornando a condurre una vita normale, senza rinunciare a frequentare in maniera occasionale il web, sul quale avrebbe conosciuto il suo nuovo amore.

 

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