Codice di autoregolamentazione per il WebIl governo italiano ha l'obiettivo di eliminare o almeno ridurre i reati di istigazione alla violenza su Internet. La sua strategia non è quella di intervenire con una legge ad hoc, ma puntare sull'autoregolamentazione con la stesura di un codice "etico" per tutti gli utilizzatori.


In occasione di un incontro al Viminale con i maggiori rappresentanti del Web, giornalisti e responsabili di social network, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha dichiarato che il governo italiano sta elaborando delle proposte sulla possibilità di realizzare un codice per autoregolamentazione del Web, piuttosto che un disegno di legge. Il tavolo tecnico, che si occuperà di analizzare l'attuale situazione e vagliare tutte le proposte avanzate, sarà convocato a metà gennaio.

Computer e Internet

L'incontro al Viminale è stato presieduto dal responsabile europeo di Facebook, Richard Allan, e rappresentanti del ministero delle Politiche Giovanili, Confindustria, Assotelecomunicazioni, Associazione italiana internet provider, British Telecom, Fastweb, H3g, Vodafone, Wind, Telecom, Google e Microsoft. Erano presenti naturalmente anche il vice ministro delle Comunicazioni Paolo Romani, il capo della polizia Antonio Manganelli e il capo della polizia postale Antonio Apruzzese.

Dopo gli ultimi fatti avvenuti a Milano, il ministro dell'Interno aveva annunciato la presentazione di un decreto di legge che potesse eliminare dalla Rete gruppi e siti che istigavano alla violenza. Dopo le prime dichiarazioni pero', il governo italiano ha fatto marcia indietro puntando all'autoregolamentazione degli internauti, garantendo quindi la libertà di espressione dei cittadini. Al momento non abbiamo altre informazioni sulla vicenda, ma secondo quanto dichiarato, la realizzazione del codice avverrà in tempo molto stretti.

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