Chromebook: Google Drive sarà integrato a Chrome OSUna recente intervista a Sundar Pichai ha rivelato che il prossimo aggiornamento di Chrome OS di Google porterà una migliore integrazione tra il sistema operativo e il servizio di cloud storage Google Drive.


Il prossimo update del sistema operativo Chrome OS prevede l’integrazione del servizio di cloud storage Google Drive. A rivelarlo è Sundar Pichai - Vice Presidente Senior del progetto Chrome - che ha sottolineato in un'intervista come questo sviluppo apporterà notevoli benefici per la gestione dei file, ovunque ci si trovi. Drive, appena presentato dall’azienda, rappresenta di fatto un vero e proprio servizio di archiviazione remota dei file che si oppone alle soluzioni dei maggiori competitor come, per esempio, Microsoft SkyDrive o Apple iCloud.

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D’altro canto, il cloud computing, alla base del sistema operativo Google, sembra apparire come il futuro. L’integrazione sempre più spinta dei dispositivi e delle sezioni software con il mondo di internet è oramai inevitabile e porterà ad uno scenario decisamente futuristico e ricco di servizi e funzionalità aggiuntive che promuoveranno la tecnologia su un livello differente, ampiamente sfruttabile da chiunque. Con Chrome OS 2.0, Google sta lavorando all’integrazione di servizi di terze parti come, per esempio, VMware.

Sfruttando questo meccanismo, attraverso Google Drive, gli utenti avranno la possibilità di spostare i file da e verso i propri chromebook senza aver continuamente necessità di procedere con noiosi upload e download. Qualunque file memorizzato non sarà dunque archiviato in locale ma piuttosto inviato sui server deputati alla gestione degli stessi. Quando il client ne farà richiesta, il file verrà richiamato opportunamente. Sebbene i primi esemplari di chromebook, distribuiti a partire dall’anno scorso, non abbiano riscontrato quel successo sperato, la progressiva riduzione del prezzo di vendita, le varie modifiche al sistema operativo che lo hanno reso più simile ad un OS tradizionale, e la collaborazione con numerosi partner, sembra stia cambiando, seppur lentamente, la situazione.

Il volume delle vendite non è ancora giunto a livelli ragionevoli e il percorso sembra essere piuttosto lungo soprattutto considerando le abitudini degli utenti, ma Google ha piani ambiziosi da questo punto di vista e Drive rappresenta soltanto la punta dell’iceberg.

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