Si tratta ancora di indiscrezioni ma sembrerebbe che Apple stia pensando di non impiegare i futuri processori a 32 nanometri sulle prossime versioni del MacBook. Ma di dubbi ce ne sono diversi.
Stanno circolando in rete alcune voci di corridoio che attribuirebbero al colosso di Cupertino l’idea di non utilizzare i processori Arrandale sui MacBook di prossima produzione. Sempre secondo tali indiscrezioni, Apple avrebbe chiesto al chipmaker californiano, di sviluppare specifici processori Arrandale Core i5 e Core i7 in versione custom, privati in particolare del sottosistema grafico integrato che, come noto, è una delle caratteristiche della piattaforma Intel Calpella, composta dall’abbinamento tra il chipset PM55 e le CPU a 32 nanometri che vengono affiancate, nello stesso package, da una GPU integrata costruita con processo produttivo da 45 nanometri.
Le motivazioni che avrebbero spinto Apple ad annunciare una proposta del genere consisterebbero presumibilmente nella possibilità di affiancare ai processori, sottosezioni grafiche prodotte da terzi, nVidia e ATI (AMD) in testa, le quali potrebbero garantire migliori performance generali e ottimi livelli di compatibilità.
Considerando il fatto che Apple dota i propri sistemi di processori Intel già da diversi anni, non sembra molto fondata l’ipotesi di una svolta così importante. D’altro canto non è neanche semplice che Intel decida di rispondere alle specifiche richieste avanzate. Al momento non sono noti ulteriori dettagli sulla questione ma le prossime settimane saranno sicuramente chiarificatrici.