Videorecensione di Aakash, il tablet indianoVenture Beat ha avuto modo di provare in anteprima il tablet indiano Ubislate Aakash, basato su Google Android e con un costo di appena 60 dollari. Le impressioni? Molto favorevoli.


I colleghi di Venture Beat hanno avuto a disposizione per alcune ore il tablet indiano che il Governo nazionale sta vendendo sottoprezzo, al costo di appena 35 dollari, nello sforzo di diffondere il più possibile l'alfabetizzazione informatica e l'accesso ad Internet nel proprio Paese. Il device ha un prezzo pieno di 60 dollari, che ne fanno comunque il tablet Android più economico al mondo, battendo anche il recente Amazon Kindle Fire.

Aakash, il tablet indiano low cost

Ricapitoliamo anzitutto la dotazione del tablet Ubislate Aakash. Lo schermo è un LCD 7 pollici di tipo resistivo, con risoluzione di 800 x 400 pixel. Come processore troviamo un Conexant da 366 MHz dotato di coprocessore video in grado di gestire video ad Alta Definizione.  La RAM ammonta a 256 MB, mentre lo storage è affidato a 2 GB di memoria flash esterni, espandibili fino a 32 GB. Infine troviamo due porte USB 2.0, jack per cuffie e microfono, ma nessuno speaker, connettività di tipo GPRS e WiFi 802.11b/g/n e batteria in grado di assicurare un'autonomia di due ore, il tutto per un peso di soli 350 g. Il sistema operativo è Google Android in versione FroYo 2.2.

È evidente che tutte le scelte sono state fatte per contenere al massimo il costo finale e che alcune caratteristiche possano suscitare qualche perplessità fra gli utenti occidentali, abituati  a ben altri prodotti ma, sorprendentemente, l'Aakash fa il suo dovere. Ad esempio, nonostante l'integrazione di un microfono economico e la mancanza di speaker esterni, l'uso di Skype per effettuare videochat, benchè in cuffia, è comunque soddisfacente.

Cover del tablet indiano low-cost

Allo stesso modo i colleghi hanno trovato l'interfaccia poco reattiva, ma guardare un video su YouTube, grazie alla presenza del coprocessore grafico, non è affatto un problema e l'esperienza è fluida ed appagante. La navigazione offerta dalla connettività GPRS e dall'adozione del browser UniSurfer prodotto da DataWind possono risultare sufficienti per persone che non hanno mai navigato prima d'ora nel Web e anche la costruzione è molto economica, con una scocca in plastica che fa sembrare l'Aakash più un giocattolo che un device hi-tech. Tuttavia lo staff di Venture Beat ha dovuto ammettere che "l'impressione che abbiamo avuto tutti nell'usare il tablet Aakash è che è costruito per essere funzionale. Ogni scelta di design che potrebbe sembrare negativa rivela tre, quattro, cinque o più aspetti positivi nell'uso online."

Le impressioni positive dello staff non sono rivolte al tablet in sé, palesemente modesto per usare un eufemismo, ma giustamente i nostri colleghi ne hanno intuito l'enorme portata innovativa, che permetterà a milioni di persone che non hanno mai avuto prima accesso a Internet, che non hanno un proprio computer e forse non lo avranno mai nel corso della propria vita, di essere catapultate, con una spesa magari non modesta ma in ogni caso accettabile anche nei Paesi in Via di Sviluppo, per la prima volta nella Rete, avendo così l'occasione di scoprirne le enormi potenzialità.

L'India, col suo miliardo e mezzo di abitanti di cui il 40 % sotto la soglia di povertà, è una Nazione che può trarre immensi benefìci dal fenomeno low-cost, che permette di rendere la tecnologia davvero democratica e alla portata di tutti. Il prossimo mese quindi il tablet Aakash sarà in vendita in tutta la Nazione e contribuirà a portare milioni di giovani indiani, un'intera generazione, all'interno della contemporaneità, trasformando per sempre i loro standard educativi, di comunicazione e di intrattenimento.

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