A3 Tablet Book, da notebook a tabletIl designer Phil Pauley sta sviluppando un concept di ibrido notebook/tablet davvero unico: dotato di due display, A3 Tablet Book è interamente touch screen e può essere usato ripiegandolo in un comodo formato A4 come un tablet, poggiandolo su una superficie come un notebook o infine aprendolo a 180°, raggiungendo così il formato A3 che gli dà il nome.


Phil Pauley è un noto designer inglese che ha realizzato tra l'altro la Saudi Biome, la più grande biosfera mai progettata, una città fornita di cupola e clima artificiale, per realizzare un'"oasi abitabile" in pieno deserto. Ma i designer si occupano di tanto altro: in questo periodo Pauley si sta cimentando con una soluzione molto più piccola, ma non per questo meno innovativa. Al momento si tratta soltanto di un concept di dispositivo mobile ibrido tablet/notebook, che esiste solo su carta, ma l'idea è davvero interessante.

A3 Tablet Book

A3 Tablet Book infatti ha un design ultrasottile ed è dotato di due display che possono essere impiegati sia separatamente, ad esempio in modalità notebook, quello superiore per visualizzare il desktop, il browser o un programma office e quello inferiore per la tastiera virtuale, o in sinergia, visto che ad esempio A3 Tablet Book può essere aperto a 180°, visualizzando i contenuti sulla sua intera superficie, pari appunto a quella di un foglio A3. Ovviamente l'interazione è completamente basata sull'uso di gesture multitouch.

Infine può essere anche ripiegato ed utilizzato come un tablet ultrasottile. In questa modalità Tablet Book supporta sia la visualizzazione landscape che quella portrait. Un'altra peculiarità di questo concept è quella di essere dotato di ben 6 webcam, organizzate in due array da tre. La prima, posta sul bordo superiore, svolge la funzione di una webcam normale, attivando anche il secondo gruppo, posto sull'altro alto, è possibile invece produrre filmati e fotografie stereoscopiche e quindi tridimensionali.

Ovviamente Tablet Book sarà anche dotato delle ultime tecnologie wireless, sia WiFi che 3G. Osservando invece le immagini del concept non sembra che esso sia dotato di porte di qualunque tipo, per cui tutta la comunicazione da e verso il device avverrebbe attraverso le sue connessioni wireless, un aspetto che potrebbe sembrare limitante e che ricorderebbe per certi versi le critiche che furono mosse al primo Apple MacBook Air, ma d’altronde bisogna ricordare che si sta parlando di un dispositivo ultrasottile, pensato per la mobilità estrema e che non può quindi offrire tutto quello che si trova su un normale notebook.

Al momento non si sa nemmeno se il concept giungerà mai alla fase di prototipo, men che meno alla commercializzazione, in quanto Pauley sta probabilmente cercando qualche azienda interessata alla sua realizzazione. Resta comunque un esperimento molto interessante, che potrebbe indicare la via per un possibile futuro prossimo dei dispositivi ultraportatili.

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