Ultrabook e notebook: Intel Panel Self Refresh per risparmiare energiaIntel ha annunciato un’interessante tecnologia per i pannelli dei futuri device mobili e ultramobili, che promette di diminuire i consumi degli attuali LCD, aumentando l’autonomia di notebook e tablet.


Oltre ovviamente alla necessità di retroilluminazione degli LCD rispetto agli E-Ink, un'altra grande fonte di consumi energetici è rappresentata dalla necessità del refresh. Con la tecnologia attuale infatti il processore video deve inviare segnali al monitor a ritmo costante. Questo ritmo, conosciuto come refresh, è solitamente pari ad almeno 60 Hz. Il processore invierà i contenuti da visualizzare almeno 60 volte in un solo secondo, anche se non c'è stato alcun cambiamento in ciò che è visualizzato, un'operazione quindi che richiede una grande quantità di energia, che possiamo considerare sprecata nel caso in cui appunto il contenuto visualizzato sia statico.

Se in un computer desktop questo è secondario, assurge però a un'importanza fondamentale in ambito mobile, dove l'autonomia è un aspetto cruciale di ogni device. L'idea di Intel dunque è di fare in modo che, se ciò che stiamo visualizzando a video non subisce variazioni, non ci sarà alcun refresh. Grazie a un mix hardware/software infatti la tecnologia chiamata Panel Self Refresh permetterà di spegnere il processore video e la relativa circuiteria quando sarà possibile, ad esempio mentre si visualizza un contenuto in PDF o una pagina Web, ovviamente finché non interviene un cambiamento, come l'effettuazione di uno scroll.

Ultrabook e refresh

In questo modo secondo Intel si può risparmiare fino al 50 % di energia impiegata, mentre un altro 25 % può essere risparmiato escludendo il collegamento tra il processore e il pannello che, nel caso di questa tecnologia, è rappresentato da una connessione di tipo DisplayPort. Infine, un ulteriore 10 % può essere risparmiato anche per la RAM, perché questa soluzione prevede che una parte dello spazio disponibile sia utilizzato come memoria video, ossia come frame buffer. Se il contenuto visualizzato non cambia non ci sarà quindi necessità, da parte del processore video, di accedere alla RAM.

In tutto quindi la tecnologia Intel Panel Self Refresh potrà far risparmiare fino all'85 % di energia a parità di contenuto visualizzato a video. Questo ovviamente non significa che la batteria di un portatile potrà offrire l'85 % di autonomia in più, visto che essa interverrà soltanto nei momenti in cui il display è in idle e non necessita di refresh, ma Intel quantifica il guadagno possibile a un massimo di 45 minuti. L'impiego di una parte della RAM come frame buffer in realtà aumenterebbe i consumi quando c'è bisogno di aggiornare i contenuti a video, anche se poi li diminuirebbe quando non ce n'è bisogno, ma molti costruttori pensano di non utilizzare quest'ultima funzione, che sarà invece integrata nel timing controller (TCON) che si occupa di decodificare il segnale della connessione DisplayPort inviandolo poi allo schermo.

Insomma, forse la tecnologia Intel Panel Self Refresh non consentirà a breve di ottenere con notebook, smartphone e tablet la stessa autonomia di un eReader, ma potrebbe sicuramente contribuire ad aumentarla significativamente.

Ultrabook e refresh

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