Novità per Tegra 5 e Tegra 6Durante la Nvidia GPU Technology Conference, il CEO Jen-Hsun Huang ha rivelato nuovi dettagli per i futuri SoC Tegra 5 e Tegra 6: il primo integrerà GPU basate sull'attuale architettura Kepler e supporterà anche funzioni di GPGPU tramite CUDA 5.0, il secondo invece sarà uno dei primi ad adottare la nuova architettura ARM v8 a 64 bit per il processore, finora noto come Project Denver, mentre per la grafica userà Maxwell, il successore di Kepler.


La scorsa settimana vi avevamo riportato alcune indiscrezioni sulle caratteristiche tecniche dei futuri SoC Nvidia Tegra 5 e Tegra 6, rumor che in questi giorni sono stati sostanzialmente confermati dal CEO Nvidia Jen-Hsun Huang che, durante l'annuale appuntamento della GPU Technology Conference, ha rivelato appunto alcuni dettagli sui futuri System on a Chip dell'azienda di Santa Clara, allineati con quanto si era già saputo, anche se con qualche piccola eccezione e qualche puntualizzazione maggiore.

Anzitutto, per quanto riguarda per così dire una nota di colore, il nome in codice di Tegra 6 è cambiato. Continuando a seguire la tradizione inaugurata con Tegra 3 infatti tornano ancora una volta i cognomi degli alter ego di famosi super eroi, ma mentre Logan (Wolverine degli X-Men) è confermato per Tegra 5, il successore non si chiamerà più Stark (Iron Man) come finora noto ma Parker, ossia Spider Man.

Tornando ai dettagli tecnici invece come accennato tutte le indiscrezioni della scorsa settimana sono state confermate. Tegra 5 Logan dunque sarà il primo SoC del Green Team a utilizzare una GPU a shader unificati, molto più efficiente di quella dell'attuale Tegra 4, che usa ancora unità distinte per vertex e pixel shader, soluzione che Nvidia aveva abbandonato sin dal 2006 per le proprie GPU destinate al mercato desktop e notebook. Logan dunque userà una GPU mutuata dalle attuali Kepler, con supporto a Direct3D e OpenGL 4.3.

Nvidia Tegra 5 e Tegra 6 roadmap

Questa però non è l'unica novità: Tegra 5 infatti sarà anche il primo SoC con processore grafico in grado di supportare funzioni di tipo GPGPU (General Purpose GPU), che permettono di velocizzare molti tipi di calcoli sfruttando anche la potenza della GPU appunto, accanto a quella della CPU, grazie all'introduzione della tecnologia CUDA 5.0. Tegra 5 dovrebbe vedere la luce nel corso del 2014. Conferme, al di là del nome, anche per Tegra 6 Parker, che utilizzerà invece GPU Maxwell, architettura che sostituirà Kepler. Come suggerito la settimana scorsa inoltre Parker adotterà per il processore la nuova architettura ARM v8 a 64 bit, che sta alla base dei futuri ARM Cortex A57, che promettono di essere tre volte più potenti degli attuali A15.

Tuttavia non è chiaro al momento se Nvidia si limiterà, come ha fatto finora, ad adottare la soluzione già pronta del chip designer di Sheffield o se invece opterà per una modifica parziale del progetto originale, al fine di meglio adattarlo alle proprie esigenze. Dalle parole di Huang al momento si può propendere per questa seconda ipotesi. Il CEO infatti si è riferito a questa nuova CPU chiamandola in codice Denver e noi sappiamo che un Project Denver per una CPU a 64 bit costruita "in casa" da Nvidia esiste sin dal 2011, inoltre ha detto chiaramente che il nuovo SoC sarà realizzato con processo produttivo a 14 nm e tecnologia FinFET 3D, molto simile a quella Tri-Gate 3D adottata da Intel per i futuri Ivy Bridge, mentre ARM ha previsto un processo litografico a 20 nm per il Cortex A57 originale e non ha mai parlato di FinFET.

Il fatto di adottare una soluzione sviluppata in proprio e non una di terze parti permetterebbe inoltre a Nvidia di muoversi con più decisione verso soluzioni di tipo eterogeneo, così come sta facendo AMD già da diverso tempo, proprio grazie al fatto di sviluppare da sé sia CPU che GPU. Ricordiamo che le architetture eterogenee prevedono la fusione in un unico design di elementi architetturali mutuati dalle attuali CPU e dai processori grafici, al fine di ottenere soluzioni più versatili, capaci di gestire contemporaneamente task molto diversi tra loro, grazie all'integrazione di una serie di componenti con abilità di calcolo altamente specializzate.

Si tratta di una soluzione tecnologicamente complessa ma che, quando sarà pienamente realizzata, consentirà prestazioni molto superiori a quelle odierne e consumi assai ridotti, due caratteristiche cruciali per far fare al settore mobile il vero salto di qualità, portando le prestazioni finora riservate a desktop e notebook anche su tablet e persino smartphone. Tegra 6 Parker comunque non vedrà la luce prima del 2015, forse ancora dopo.

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