Quale futuro dopo i chip grafici integrati Intel? L'azienda di Santa Clara ha programmato il pensionamento delle soluzioni IGP con l'arrivo della piattaforma Westmere a 32 nanometri e dei suoi processori Clarkdale ed Arrandale.
L'IDF 2009 di San Francisco si è concluso la scorsa settimana e ora possiamo fare un bilancio sulle prospettive di Intel nel settore della grafica. Anche se l'azienda di Santa Clara è una delle principali protagoniste di questo segmento, grazie alle sue soluzioni entry level integrate nei chipset (le note IGP - Integrated Graphics Processor), il chip maker americano intende operare un'evoluzione abbastanza radicale. Ricordiamo che a partire dall'architettura Westmere, i processori Clarkdale ed Arrandale (tutti basati su un processo produttivo a 32 nanometri) integreranno un controller grafico.
Quest'ultimo sarà inizialmente saldato sul die del processore. Sarà quindi con la prossima generazione a 32 nanometri che Intel potrà proporre una progettazione monolitica dove il cuore esecutivo e il cuore grafico sono riuniti nello stesso die. Precisiamo che tecnicamente nei processori di generazione Westmere, il legame tra il processore e la componente grafica utilizzerà il bus QPI. Le CPU beneficeranno del Socket LGA 1156 e saranno accompagnate dal chipset Intel H57.
Dotando i suoi processori di funzionalità grafiche, Intel chiude il mercato dei chipset con una soluzione grafica integrata come la Nvidia GeForce 9400M per citare un l'esempio più recente. Per quanto riguarda Larrabee, le prospettive di Intel sembrano incontrare qualche problema di messa a punto. Il chip maker americano ha fornito pochi dettagi sul suo futuro e sul primo processore grafico, deludendo così le aspettative degli analisti e degli esperti del settore.
