Design

Umidigi C Note è praticamente un Meizu M3 Note, che a sua volta ricorda, in alcune proporzioni ed accorgimenti, quanto fatto da Apple negli ultimi anni. Ma è un problema? No, non lo è affatto!
Se ci trovassimo in una fascia di mercato molto più alta, in cui il prezzo è proporzionale alle novità introdotte, questa separazione alla nascita sarebbe inaccettabile, però, tenendo a mente il fatto che è un device acquistabile poco sopra i cento euro, il suo design non è solo ricercato ma anche funzionale.

Il tasto Home (al cui interno è nascosto un sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali) non è cliccabile ma ben si integra con le linee sinuose del dispositivo, che nella sua parte posteriore si affida ad un unico materiale: l’alluminio. La finitura satinata mediante sabbiatura mi ha soddisfatto: non è scivoloso e ha una superficie opaca piacevole e quasi olefobica.
Il disegno della fotocamera ricalca quanto visto su iPhone 7 Plus prima e su Honor 8 Pro (V9) poi. Non ha la doppia fotocamera ed a ragion veduta, aggiungo io.

Umidigi C Note ha un telaio in alluminio

La dotazione di interfacce è assolutamente standard, con microUSB OTG e audio jack da 3,5mm, e assolutamente ordinaria è anche la loro posizione: la microUSB è sul fondo del device circondata dalle griglie di microfono e speaker, mentre il jack audio è in cima al telefono, pronto ad accogliere lo spinotto di una coppia di auricolari.

Fotocamera e schermo

La fotocamera da 13MP soffre vistosamente in assenza di luce (anche l’uso del software diventa più lento e macchinoso con basse luci), ma impiegandola in situazioni meno complicate riesce a garantire delle macro molto buone ed una soddisfacente gestione delle alte luci. Il software che gestisce gli scatti è quello Mediatek leggermente abbellito da una veste grafica appagante.
Facendo uno swipe da sinistra verso destra entreremo nel menù in cui potremo selezionare l’HDR, la modalità Professional Camera (selezione non sempre presente su cellulari di questo segmento), Auto Scene, Panorama e Normal. Mi sarebbe piaciuto trovare anche qui una traduzione in italiano, non tanto per me ma quanto per un utente meno avvezzo all’uso della lingua inglese.
Il menù delle impostazioni permette di scegliere la definizione della fotografia tra varie opzioni (13MP/8MP/5MP/3MP/2MP ecc…), mentre in quello video la risoluzione massima è Full HD a 30fps con EIS.

Dettaglio della camera posteriore

La stabilizzazione non attenua l’ondeggiare di una ripresa a mano libera e non aiuta l’Auto Focus PDAF, che è buono ma non riesce a fare nessuna magia. Nelle riprese video, soprattutto in presenza di diversi soggetti, la scena sarà sfocata sui bordi e dovremo usare il dito sullo schermo per aiutare la fotocamera a mettere a fuoco un dettaglio dell’inquadratura.
Buona dunque la fotocamera soprattutto negli scatti ravvicinati, quasi sufficiente nei video.

Lo schermo è un eccellente pannello Sharp IGZO da 5.5" con vetro protettivo 2.5D e con risoluzione Full HD. Si tratta di schermi famosi per l'ottima leggibilità ed i colori vivaci e nitidi e quello montato sull'Umidigi C Note non fa eccezione.

Umidigi ha scelto uno schermo Sharp IGZO per il suo C Note

La luminosità massima è compatibile con l'uso all'aria aperta anche sotto la luce diretta del sole. Non dovrete avere paura di utilizzare occhiali da sole polarizzati, perchè i contenuti del display saranno sempre ben visibili. La tecnologia IPS soffre l'inclinazione del device ma alla stregua dei competitor. Una grande sensibilità del pannello completa una dotazione soddisfacente per ogni tipo di impiego. Assieme al design, lo schermo rappresenta un punto di forza dello smartphone.

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