Umidigi C Note cerca di farsi spazio nell'affollatissimo segmento degli smartphone LTE cinesi con SoC Mediatek MT6737 puntando, non sul basso prezzo come fanno tutti i concorrenti, ma su materiali, qualità dei componenti e un brand ormai rinomato anche in Italia.
Quando un amico mi chiede un consiglio per l’acquisto di uno smartphone economico ma che gli permetta di affrontare in piena tranquillità la quotidianità, mi trovo davanti ad una scelta: consigliare il prodotto venduto in negozio oppure capire se la persona in questione possa ambire a qualcosa di più, ma a patto di non avere la banda B20 o di andare incontro a qualche compromesso più o meno rilevante.
Negli ultimi tempi la qualità generale delle proposte orientali è progressivamente migliorata, facendomi consigliare sempre più spesso il prodotto cinese a chi, fino a qualche anno prima, era diffidente o poco incline a fare il grande passo verso device dal nome poco conosciuto.
Umidigi (in precedenza Umi) non è un marchio nato da qualche mese e, dall’alto dell’esperienza accumulata nel corso degli anni, ha saputo offrire ai suoi utenti un dispositivo con un prezzo basso e vantaggioso, oltre ad un’esperienza perfetta per un pubblico ampio e variegato.
Mi riferisco ad Umidigi C Note, il protagonista di questa recensione, uno smartphone con una generosa diagonale di display, un corpo in metallo, una fotocamera che si difende bene per quel che costa il device e tanta autonomia. Il prezzo suggerito al pubblico è di circa 150 € e potrebbe disincentivare alcuni utenti che potrebbero trovare facilmente smartphone con la stessa piattaforma hardware su SoC Mediatek MT6737 a prezzi inferiori ma il brand Umidigi è sempre una garanzia di affidabilità ed in più C Note è attualmente oggetto di una offerta imperdibile su Tomtop a 114,99€ usando il codice sconto "DSPZ0027".
Confezione
La confezione di vendita è esteticamente bella e dai colori vivaci. Al suo interno trovano posto: lo smartphone, una cover in silicone per la protezione della scocca dagli urti, il cavo USB- Micro USB in colorazione rossa e dettagli neri, l’alimentatore da parete 5V 1A, la spilletta per l’installazione delle due SIM, una protezione per lo schermo ed un manuale di istruzioni.
La scatola è realizzata con cura ed è composta da due parti che scorrono l'una sull'altra per farci apprezzare al meglio il gusto dell'unboxing. All’interno del cartoncino non sono però presenti auricolari, merce assai rara in terra cinese. Il cavo di collegamento ed alimentazione è esteticamente molto bello e presumo (ma qui solo il tempo potrà darmi ragione) che abbia una resistenza molto alta all’usura.
Caratteristiche tecniche ed hardware
Il dispositivo è mosso da un processore MT6737T Quad-core della Mediatek, la GPU è la solita ARM Mali-T720MP2 che funziona in modo sufficiente, sono poi presenti una memoria interna da 32GB (25 subito disponibili all’utente) espandibili con il relativo slot MicroSD ed una memoria RAM da 3GB, perfetta per muoversi agevolmente fra le diverse applicazioni. La fotocamera principale è la classica soluzione da 13MP, mentre quella frontale da 5MP è sufficiente per autoscatti di buona qualità sia da soli che in compagnia.
Il SoC Mediatek MT6737 è molto diffuso sugli smartphone LTE cinesi nella fascia di prezzo dei 100 euro e non riserva particolari sorprese, ma ai nostri lettori più esperti non sarà sfuggito un dettaglio: Umidigi utilizza la versione con suffisso T di questo processore ultramobile che differisce dalla variante standard per la presenza di un dual ISP che permette di supportare la dual-camera posteriore. Una funzionalità assente sull'Umidigi C Note e che possiamo spiegarci soltanto con due possibili motivazioni:
- Umidigi ha alta disponibilità di board con SoC MT6737T;
- Umidigi C Note era stato progettato per avere una doppia camera posteriore ma poi l'azienda cinese ha deciso di eliminare questa funzionalità.
La connettività è di tipo Wi-Fi 802.11 a/b/g/n che permette una fruizione dei contenuti web in completa semplicità. Ha LTE cat.4 e banda B20 ed ho raggiunto velocità di punta ragguardevoli con TIM nel mio comune di appartenenza, segno che almeno all’interno delle cinta urbane (badate anche al vostro operatore) non ha niente da invidiare a prodotti più conosciuti.
Impagabile è la batteria da 3800mAh, una caratteristica tecnica abbastanza rara all’interno di un corpo spesso solo 8,4 mm.
Il trattamento dell’alluminio resiste alle mani più grasse e non attira le impronte digitali. Buono il trattamento oleofobico dello schermo che si comporta meglio anche di un Huawei P8 Lite 2017, campione nel trattenere le ditate.
Il software è Android 7.0, cosa non scontata in questo periodo dell’anno in cui i produttori adottano con il contagocce questo tipo di distribuzione. Lo smartphone all’accensione avrà il classico set di icone e pochissime applicazioni pre-installate.
- CPU: Mediatek MT6737T Quad-core cortex A53 a 1,5GHz 28nm e 64bit
- GPU: ARM Mali-T720MP2 Dual Core a 600MHz
- Memoria: 3GB di RAM LPDDR3 single channel a 733MHz
- Memoria interna: 32GB eMMC (25GB subito disponibili per l’utente) espandibile con MicroSD (microSD, microSDHC, microSDXC)
- Schermo: 5,5 pollici Full HD 16:9 (1920x1080) IGZO IPS 24bit con lavorazione sui bordi 2,5D
- Fotocamere:
- Principale: 13MP ISOCELL Samsung S5K3L8
- Secondaria: 5MP GalaxyCore GC5005
- Batteria: 3800mAh non removibile ai polimeri di litio
- Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n, LTE Cat 4 (800/1800/2100/2600), GPS, A-GPS, Bluetooth 4.1
- Sensori: Prossimità, luminosità, accelerometro
- Sistema operativo: Android 7.0 (Nougat)
- Dimensioni: 76,6x154,7x8,4 mm
- Peso: 172 grammi
- Colori: Oro ed argento
- Altro: Dual SIM Dual Standby (Micro SIM), presente radio FM, OTG
Design
Umidigi C Note è praticamente un Meizu M3 Note, che a sua volta ricorda, in alcune proporzioni ed accorgimenti, quanto fatto da Apple negli ultimi anni. Ma è un problema? No, non lo è affatto!
Se ci trovassimo in una fascia di mercato molto più alta, in cui il prezzo è proporzionale alle novità introdotte, questa separazione alla nascita sarebbe inaccettabile, però, tenendo a mente il fatto che è un device acquistabile poco sopra i cento euro, il suo design non è solo ricercato ma anche funzionale.
Il tasto Home (al cui interno è nascosto un sensore biometrico per il riconoscimento delle impronte digitali) non è cliccabile ma ben si integra con le linee sinuose del dispositivo, che nella sua parte posteriore si affida ad un unico materiale: l’alluminio. La finitura satinata mediante sabbiatura mi ha soddisfatto: non è scivoloso e ha una superficie opaca piacevole e quasi olefobica.
Il disegno della fotocamera ricalca quanto visto su iPhone 7 Plus prima e su Honor 8 Pro (V9) poi. Non ha la doppia fotocamera ed a ragion veduta, aggiungo io.
La dotazione di interfacce è assolutamente standard, con microUSB OTG e audio jack da 3,5mm, e assolutamente ordinaria è anche la loro posizione: la microUSB è sul fondo del device circondata dalle griglie di microfono e speaker, mentre il jack audio è in cima al telefono, pronto ad accogliere lo spinotto di una coppia di auricolari.
Fotocamera e schermo
La fotocamera da 13MP soffre vistosamente in assenza di luce (anche l’uso del software diventa più lento e macchinoso con basse luci), ma impiegandola in situazioni meno complicate riesce a garantire delle macro molto buone ed una soddisfacente gestione delle alte luci. Il software che gestisce gli scatti è quello Mediatek leggermente abbellito da una veste grafica appagante.
Facendo uno swipe da sinistra verso destra entreremo nel menù in cui potremo selezionare l’HDR, la modalità Professional Camera (selezione non sempre presente su cellulari di questo segmento), Auto Scene, Panorama e Normal. Mi sarebbe piaciuto trovare anche qui una traduzione in italiano, non tanto per me ma quanto per un utente meno avvezzo all’uso della lingua inglese.
Il menù delle impostazioni permette di scegliere la definizione della fotografia tra varie opzioni (13MP/8MP/5MP/3MP/2MP ecc…), mentre in quello video la risoluzione massima è Full HD a 30fps con EIS.
La stabilizzazione non attenua l’ondeggiare di una ripresa a mano libera e non aiuta l’Auto Focus PDAF, che è buono ma non riesce a fare nessuna magia. Nelle riprese video, soprattutto in presenza di diversi soggetti, la scena sarà sfocata sui bordi e dovremo usare il dito sullo schermo per aiutare la fotocamera a mettere a fuoco un dettaglio dell’inquadratura.
Buona dunque la fotocamera soprattutto negli scatti ravvicinati, quasi sufficiente nei video.
Lo schermo è un eccellente pannello Sharp IGZO da 5.5" con vetro protettivo 2.5D e con risoluzione Full HD. Si tratta di schermi famosi per l'ottima leggibilità ed i colori vivaci e nitidi e quello montato sull'Umidigi C Note non fa eccezione.
La luminosità massima è compatibile con l'uso all'aria aperta anche sotto la luce diretta del sole. Non dovrete avere paura di utilizzare occhiali da sole polarizzati, perchè i contenuti del display saranno sempre ben visibili. La tecnologia IPS soffre l'inclinazione del device ma alla stregua dei competitor. Una grande sensibilità del pannello completa una dotazione soddisfacente per ogni tipo di impiego. Assieme al design, lo schermo rappresenta un punto di forza dello smartphone.
Test
Abbiamo a che fare con una piattaforma hardware nuova o che possa riservarci delle novità significative? Assolutamente no.
Le prestazioni non si discostano di molto da quelle viste su altri smartphone con processore Mediatek MT6737 recensiti su Notebook Italia come Oukitel U20 Plus o Doogee Shoot 1: prestazioni grafiche sufficienti per titoli semplici e non troppo esosi, mentre qualche lag, impuntamento od incertezza se giocheremo per lunghe ore.
Quadrant | Totale | CPU | Memoria | I/O | 2D | 3D | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
19613 | 82865 | 8011 | 4832 | 312 | 2043 | |||||
Antutu | Totale | 3D | UX | CPU | RAM | |||||
39806 | 4907 | 16544 | 13338 | 5017 | ||||||
Geekbench 4 | Single-core | Multi-core | ||||||||
663 | 1812 | |||||||||
Vellamo | Browser | Metal | Multicore | |||||||
2322 | 1045 | 1578 | ||||||||
GFX Bench | Car Chase offs. | Manhattan 3.1.1offs. | Manhattan 3.1 offs. | Manhattan offs. | T-Rex offs. | Tessellation offs. | Texturing offs. | ALU 2 offs. | ||
- | - | 160,1 | 251,4 | 632,9 | - | 750 MTexel/s | 192,2 | |||
3DMark | Ice Storm Extreme |
Ice Storm Unlimited | Sling Shot |
|||||||
4162 | 6635 | 278 | ||||||||
G1 20,7 fps | G2 12,6 fps |
Physics 28,6 fps | G1 38,5 fps | G2 19,7 fps | Physics 33,4 fps | G1 1,7 fps | G2 0,7 fps |
Physics 1/ 2/ 3 21,4/ 8,8/ 4,7 fps |
||
PCMark | Work 2.0 | |||||||||
3027 | Web browsing | Video editing | Writing | Photo editing | Data manipulation | |||||
3445 | 2916 | 2320 | 4130 | 2639 |
Batteria, temperature e conclusioni
La capiente batteria da 3800mAh è ricaricabile in sei ore all’incirca ma vi permetterà di affrontare una giornata pienissima di messaggi, interazioni social e consultazioni web. Il secondo giorno è raggiungibile ma non superabile, io con il mio uso sconsiderato ho raggiunto quasi sempre le 12:00 del secondo giorno, mentre non mi è mai capitato di concludere agevolmente le 48 ore. 6h e 30min di schermo acceso sono un traguardo alla portata di tutti, ma usando molto la rete 4G ed il GPS queste si ridurranno a 4h e 30 minuti.
Le temperature sono sempre sotto controllo: la scocca raggiunge massimo i 30°C, valore non percepibile se utilizzerete (e consiglio di farlo) la cover il silicone presente in confezione.
Con un prezzo che in questo momento è particolarmente basso, di soli 114,99€ grazie al coupon "DSPZ0027" su Tomtop, Umidigi C Note ha tutte le qualità per convincere l’utenza che storicamente non si fida dei prodotti asiatici tacciandoli di essere mal costruiti e poco affidabili. Umidigi ha fatto centro e ci è riuscita con un design bello anche se non originale e puntando su di una batteria che accontenterà tutti.
Aggiungeteci un tasto per lo sblocco del device che non perde un colpo e la ricetta per un prodotto da avere è servita!