Design e impressioni generali
Il Kupa X11 è molto curato, sia per quanto riguarda la realizzazione che l'estetica. Le linee sono gradevoli e diverse dal solito, con gli angoli appena smussati e un design vagamente full flat. Il frontale è dominato dall'ampio display frameless, mentre la parte bassa presenta un inserto con colore a contrasto, dove sono ospitati due tasti, sul margine destro, e il sensore biometrico per la lettura delle impronte digitali, posto invece sul lato sinistro.
Con dimensioni pari a 272 x 186 x 14.8 mm e un peso di 940 g lo slate non è compatto e leggero quanto un comune tablet consumer ma ovviamente offre molto di più, sia come dotazione hardware che come porte, due aspetti a cui l'utente professionale è sicuramente più interessato, tanto più che il Kupa X11 resta in ogni caso più facile e comodo da trasportare di un comune portatile.
La scocca non è realizzata in metallo ma le plastiche impiegate sono di ottima qualità, ben rifinite e perfettamente assemblate, senza sbavature o imperfezioni di sorta, lo chassis infatti è del tutto esente da flessioni o scricchiolii. Nell'insieme dunque il risultato è valido e offre una buona ergonomia, che ne consente un impiego comodo durante la quotidianità.
La qualità si apprezza dall'attenzione posta per i dettagli come la griglia di ventilazione sul fondo, che ha la stessa forma a goccia del logo Kupa, o come le griglie cromate degli altoparlanti e l'accostamento di colori della cover.
Forse il Kupa X11 non è altrettanto sottile e seducente di un tablet ARM based di fascia alta ma sicuramente è più elegante degli slate di prima generazione che abbiamo visto nella prima metà dell'anno o durante il 2010, inoltre, come vedremo tra poco, offre una varietà di porte notevole per questo tipo di form factor, un altro aspetto sicuramente importante in ambito business.