Design e schermo

Il design si basa sul principio della simmetria: il fronte è simmetrico in tutte le direzioni, cosa che ci permette di trasportare senza problemi questo prodotto che qualche tempo fa si sarebbe chiamato phablet. Le colorazioni preordinabili in Italia sono la grigia e la blu notte, mentre il colore mostrato in questa recensione scritta e visto nella nostra video-recensione (Mocha Brown) non verrà distribuito nel nostro paese.

Nella parte posteriore il segno distintivo è la striscia orizzontale tono su tono che sottolinea le due fotocamere e che ho trovato essere di grande piacevolezza visiva.
Le due lenti sono leggermente sporgenti e cerchiate con un anellino in metallo. Il frame laterale ha una colorazione leggermente differente rispetto al resto della scocca e presenta una lavorazione del metallo spazzolata. Sulla scocca sono presenti solo due firme di Huawei, una al di sotto del display e l'altra nel retro dello chassis.

La dual camera posteriore racchiusa in una banda orizzontale è la firma del Huawei Mate 10 Pro

Lo schermo è parte integrante dell'estetica dello smartphone ed è un'unità AMOLED, regolabile nel dettaglio grazie al software Huawei. Ha un'ottima visibilità sia in interno che all’esterno, un sensore di luminosità puntuale se impostato su Auto e un contrasto eccezionale. Lungo il perimetro c'è una cornice nera di un millimetro che, sebbene sia antiestetica, non ha uno spessore tale da pregiudicare le linee filanti dello smartphone. È pensato con un aspetto di forma allungato (18:9), cosa che permette di usare il Multi-Window velocemente, mentre la certificazione HDR10 dà mostra delle sue potenzialità su Netflix o in generale nella fruizione di contenuti. Lo schermo non è la migliore unità AMOLED sul mercato, ma è comunque uno spettacolo per gli occhi!

Il frontale del Mate 10 Pro è dominato dallo schermo AMOLED

Dual camera

La Dual Lens inserita posteriormente completa un quadro di eccellenza. Huawei ha inventato il binomio doppia fotocamera = doppia possibilità di scatto. Se alcuni produttori hanno deciso di investire su un sensore normale e uno grandangolare, Huawei ha creduto fermamente nella storia di Leica e nei suoi risultati nelle foto in bianco e nero.

Le fotocamere sono superlative! L'apertura così spinta garantisce degli scatti non solo luminosi ma con una profondità di campo eccezionale. L'interazione fra l'intelligenza artificiale e il comparto fotografico si basa sul riconoscimento delle diverse scene (il software riesce a capire la differenza fra una pianta e un fiore oppure fra un gatto e un cane) e sulla regolazione dei parametri di conseguenza, permettendo di avere dei punta e scatta quasi perfetti.
Le scene sono sempre ben gestite e le foto notturne hanno una grana fotografica eccezionalmente bassa (vi invito a recuperare l'analisi foto per foto fatta nel video presente sul canale di Notebook Italia).

Sensore RGB e monocromatico nella dual-camera Huawei-Leica

Se voleste donare maggiore fascino alle immagini, dovrete attivare la seconda fotocamera (quella monocromatica) e cimentarvi in scatti struggenti e definiti. I risultati ottenuti dalla camera da 20MP sono contrastati, nitidi e d’impatto. Brava Huawei!

Belli ma con un effetto Bellezza troppo invadente gli scatti fatti con la fotocamera secondaria, che però è un compagno fedele per Selfie o Groufie (autoscatto di gruppo).

I video sono stabilizzati sia otticamente sia elettronicamente sino alla risoluzione massima del Full HD a 30fps, mentre i video a 60fps e quelli UHD (3840x2160) perdono la stabilizzazione software. I video sono migliorabili e meno sbalorditivi delle foto, ma sino al momento della commercializzazione italiana sono certo che Huawei potrà aumentarne l'incisività e la bellezza. Del resto nel giro di dieci giorni ho ricevuto tre aggiornamenti, che hanno migliorato sempre di più la stabilità software e la velocità del sistema.
Non male i video registrati con la fotocamera frontale perché ricchi d’informazioni video, ma forse troppo stretti sul soggetto ripreso.

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