Design

Honor 9 è arrivato in Italia inizialmente in due colorazioni, Glacier Grey e Sapphire Blue, alle quali s'è poi aggiunta anche la tinta Midnight Black. L'estetica è un riadattamento di quanto avevamo visto su Honor 8: colori cangianti, uso elegante e intelligente dei materiali e tanti giochi di luce.

Il nome di battaglia di Honor 9 è “The Light Catcher”, nomignolo non solo dovuto alle sue capacità fotografiche notturne, ma anche perché i 15 strati di nanotexture impiegati nella scocca posteriore (con curvatura 3D) dello smartphone imbrigliano la luce riflettendola in fascinosi e sinuosi effetti visivi.
Questi riflessi sono davvero così sexy? Sì, ammetto di essermi perso in questa livrea cangiante e di non poterne più fare a meno.

Honor 9 frame laterale

Il frame laterale, verniciato anch’esso di blu, è bellissimo, stondato e calza perfettamente in mano. Il tasto per il riconoscimento delle impronte digitali è stato spostato nella parte anteriore del cellulare ed è a sua volta un elemento di design accattivante, nonostante abbia una colorazione diversa dal resto della scocca. Questa discromia è evidente in piena luce diretta, mentre con luci meno forti si stenta a riconoscere il doppio colore.

Frontalmente non troviamo un display edge to edge o bezeless, ma non rimpiango la scelta del produttore, che - a mio avviso - avrebbe dovuto poi alzare l’asticella del prezzo per proporre una soluzione simile a quella che ritroviamo su LG G6 o Samsung Galaxy S8.
Certo, si poteva fare qualcosa in più per le cornici, ma del resto il device s’impugna bene con le attuali forme.

Per forza di cose il sensore di luminosità, quello di prossimità e la fotocamera frontale sono ben visibili nero su blu, ma un tocco di classe è stato l’inserimento del LED di notifica RGB all’interno della capsula auricolare, strategia intelligente e già vista a bordo dei prodotti HTC.
Il sensore di riconoscimento delle impronte digitali è frontale e lo trovo comodo alla stregua di quello inserito su Huawei P10.

Posteriormente le due fotocamere (dual lens) sono protette alla perfezione da un’unica lastra di vetro Gorilla Glass 5, che non fa sporgere i due sensori, i quali però con il tempo potrebbero essere soggetti a mal funzionamenti a seguito di una caduta che fessuri l’intera lastra di vetro.
Sui diversi forum e gruppi Facebook, infatti, alcuni utenti, avendo danneggiato il loro Honor 8, lamentavano il fatto di avere delle crepe che passavano sulle lenti delle fotocamere: il risultato è quello di avere non solo un danno estetico ma anche funzionale.

All’interno della sfera design voglio inserire l’interfaccia di sistema, che, seppure sia quella più aggiornata di Huawei e Honor (EMUI 5.1), penso sia ormai stantia, usurata dal tempo e in qualche modo di gusto orientale. Sarebbe l’ora di vedere un cambiamento sui top di gamma di queste due aziende per riuscire a fare un passo in avanti coraggioso e dovuto.

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