Il triste annuncio arriva dal CEO di Qualcomm, Paul Jacobs. I tablet hanno sostituito una classe di dispositivi: gli smartbook.
Smartphone e netbook: è da questo incrocio che è nato il concetto di smartbook, un device che in qualche modo è possibile definire ibrido e che in fondo ha portato grandi novità nel panorama tecnologico internazionale. Conferma questa linea di pensiero il CEO di Qualcomm, Paul Jacobs, che associa al successo dei tablet il declino degli smartbook. Come avete avuto modo di percepire la settimana scorsa, in occasione dell'IFA di Berlino, i maggiori produttori a livello internazionale stanno investendo ingenti risorse nel settore dei tablet che, per certi versi, rappresentano una piccola ma grande rivoluzione del concetto di dispositivo portatile.
Solo per fare qualche nome eccellente, ricordiamo iPad di Apple ma anche Galaxy Tab di Samsung, tanto atteso dagli utenti, o Toshiba Folio 100. Ma come non ricordare anche Streak di Dell? Alla base di questo successo, probabilmente, l’estrema versatilità dei tablet che possono considerarsi una sorta di taccuini per gli appunti con avanzate capacità multimediali. Tale definizione potrebbe essere stretta per dispositivi agili e in piena evoluzione, spesso capaci anche di connettersi alla rete telefonica e di navigare in internet.
Lo stesso Jacobs definisce i tablet, e più precisamente l’iPad di Apple, dei device always-on e per l’uso di tutti i giorni. Qualcomm è un’azienda impegnata da sempre proprio nello sviluppo di processori e componenti indicati per device come tablet e smartphone. In quest’ottica, prevedendo una richiesta elaborativa sempre maggiore per l’immediato futuro, sono attesi per gli inizi del 2011 i primi dispositivi equipaggiati con i processori Qualcomm da 1,2 GHz MSM8260 e MSM8660. Entro la fine del 2011 scenderà in campo il nuovo dual core SnapDragon da 1,5 GHz.
