Nvidia darà in licenza KeplerCon un annuncio a sorpresa Nvidia ha fatto sapere che è pronta a dare in licenza gli asset riguardanti i core con architettura Kepler utilizzati per le attuali schede video e per il futuro Tegra 5, adottando così una politica simile a quella di altri chipmaker specializzati in grafica, come Imagination Technologies e ARM.


Se la notizia non fosse apparsa sul blog ufficiale Nvidia e firmata da uno dei portavoce aziendali, David Shannon, non ci avremmo creduto. Il Green Team ha infatti annunciato che inizierà a dare in licenza le proprie soluzioni grafiche a produttori di terze parti, come l'attuale core Kepler, adottando così di fatto un business model simile a quello di altri produttori come Imagination Technologies, le cui GPU PowerVR sono utilizzatissime, ad esempio da Apple e da molti altri chipmaker, o la stessa ARM, le cui soluzioni Mali sono molto diffuse ed apprezzate.

Nvidia GeForce GT 700M

Kepler come ricorderete è alla base dell'attuale generazione di schede video Nvidia GeForce 700M e sarà integrato nella futura famiglia di SoC Tegra 5, attualmente conosciuta col nome in codice Logan. Realizzato con processo produttivo a 28 nm Kepler supporta le API Direct3D 11 ed OpenGL 4.3 ed è dotato di capacità di calcolo di tipo GPGPU, che possono quindi velocizzare l'esecuzione anche di task tradizionalmente non a carico dei sottosistemi grafici. Il chipmaker californiano in realtà non è nuovo a fornire in licenza propri asset, come ricorda l’azienda stessa, citando ad esempio la GPU della console Sony PlayStation 3, che montava una versione ad hoc derivata del core Nvidia G70 o la stessa Intel, che a quanto pare paga una licenza annuale di 250 milioni di dollari per impiegare alcune soluzioni di tecnologia visuale.

La decisione del resto appare anche piuttosto normale per un chipmaker che possiede 5500 brevetti su soluzioni grafiche ma la decisione di oggi apre interessanti scenari futuri, perché alcuni produttori di primo piano che oggi utilizzano GPU ARM o PowerVR potrebbero presto optare per questi nuovi sistemi grafici. Meno probabili invece altri scenari ventilati da alcuni commentatori, che hanno tirato in ballo Intel o Qualcomm. La prima per diverso tempo ha impiegato soluzioni PowerVR nei propri processori Atom ma si sta impegnando sempre più a fondo per realizzare in proprio le soluzioni grafiche, come testimoniato sia dagli ultimi Haswell, che impiegano architetture proprietarie, sia gli Atom Bay Trail, che hanno invece ereditato gli HD 5000 dei precedenti processori Core di generazione Ivy Bridge.

Qualcomm dal canto suo produce già le ottime GPU della famiglia Adreno, per la cui realizzazione ha acquisito alcuni asset tecnologici da AMD e difficilmente dunque avrà bisogno di rivolgersi a Nvidia, che peraltro è il suo principale competitor nel segmento dei SoC ARM per smartphone e tablet. Più probabilmente invece questa decisione potrebbe stimolare proprio AMD a rientrare in gioco. Del resto proprio di recente Sasa Marinkovic, Senior Manager of Technology Marketing per AMD, aveva dichiarato in un'intervista a HardwareHeaven che il fatto di aver ceduto Adreno a Qualcomm non significa che l'azienda abbia dimenticato come realizzare soluzioni grafiche per il mondo ultramobile.

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