L'Unione europea richiama Google Street ViewGoogle Street View è nuovamente in conflitto con l'Europa. Questa volta lo scontro è focalizzato sulla durata di conservazione delle fotografie non pubblicate, che dovrebbe essere limitato a soli 6 mesi.


Ricordiamo che, non molto tempo fa, gli utenti si lamentavano del servizio Street View di Google e della mancata autorizzazione alla pubblicazione di alcune fotografie. Questi scatti a 360°, effettuati da Google Car, hanno sollevato nel tempo numerose questioni e reclami relativi alla protezione della privacy dei cittadini. Nonostante ciò, Google non ha modificato il suo servizio, ma ha semplicemente fornito agli utenti la possibilità di richiedere la rimozione della fotografia, l'oscuramento dei visi e delle targhe delle auto, o la cancellazione di interi paesi o quartieri.

Google Street View Roma

L'Unione europea torna nuovamente sulla policy di Google per Street View. Il principale rimprovero riguarda il tempo di conservazione delle fotografie non oscurate in Google. In altre parole, tutte quelle foto originali che non sono pubblicate ma che Google conserva nei suoi cassetti. Le autorità europee sostengono che questa durata di conservazione non debba superare sei mesi ed ha inviato una lettera all'azienda di Mountain View, la quale ha risposto (come in passato) che la lunga conservazione è necessaria. Per quali ragioni?

La prima motivazione sembra risiedere nel sistema automatizzato di oscuramento che può mostrare alcuni limiti e generare falsi positivi oscurati come il nome di una strada, ad esempio. Sarebbe dunque non solo consigliabile ma anche necessario conservare le fotografie originali per rimediare agli errori. Per quanto riguarda le questioni relative alla privacy, Peter Fleischer sottolinea che l'interesse di Google è esclusivamente quello di "garantire la qualità e la precisione delle mappe", pur confermando che la durata di immagazzinamento dovrebbe essere pari ad un anno.

Le critiche dell'Europa vanno più lontano. L'UE ritiene che Google debba anche fornire una migliore informazione ai cittadini della città "tracciata". BigG dovrebbe pubblicare degli avvisi adeguati sulla stampa nazionale, regionale e/o locale, o su qualsiasi altra fonte di informazione. La lettera delle autorità europee si chiude con un monito: "Si chiede di evitare di pubblicare fotografie personali, intime o sensibili e di rispondere sistematicamente agli individui o ai gruppi che chiedono di non pubblicare o rimuovere le fotografie".

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