Apple manda in pensione iPod nano e ShuffleL'iPod nano è morto molto tempo fa ma non ce ne siamo mai accorti. Come sono cambiati i nostri modi di ascoltare la musica e come Apple ha perso una grande occasione non sapendo interpretare il presente.


Il silente ritiro dello storico iPod nano (insieme all'iPod Shuffle) da parte di Apple non è passato inosservato. Tutto il mondo tecnologico ha riportato quello che da tempo chiunque si aspettava, ovvero la fine di uno dei prodotti simbolo della Casa della mela di Jobs. Nel settembre del 2005, ben quattro anni dopo lo storico lancio del primo riproduttore digitale di casa Apple, Jobs in persona annunciò al mondo, tirandolo fuori dal taschino dei suoi Levi's, un iPod dalle dimensioni ridottissime capace di contenere più di 1000 canzoni (qui il video dell'annuncio). L'era dell'iPod nano era appena iniziata.

A pochi anni di distanza però un nuovo prodotto rivoluzionario avrebbe catalizzato l'attenzione del mondo intero dando fine al dominio iPod nel cuore di Apple. Due anni dopo, infatti, la storica presentazione dell'iPhone ha cambiato tutto, dentro e fuori Apple, concentrando tutto lo sforzo creativo ed ingegneristico della Mela morsicata nel suo prodotto di punta che per altri dieci anni avrebbe reso la società fondata da Jobs la più capitalizzata dell'intero globo.

La gamma Apple iPod del 2015

Da quel giorno l'iPod è morto, anche se forse non volevamo accorgercene per sentimentalismi.

Così come era capitato al Walkman Sony (poi ritornato come player digitale) o alle vecchie Kodak, l'ora della pensione era inevitabile. I numeri parlano chiaro, le vendite del nano hanno avuto un picco nel 2007-2008, ma da quel punto in poi è stato solo un declino inevitabile. Nonostante i ripetuti tentativi di rinnovamento, ad ogni avanzamento di iOS e iPhone, l'iPod diventava sempre meno importante nei piani e nelle strategie di Cupertino.

Inutile fare l'esegesi di un prodotto, comunque di successo, di cui tutti stanno affannosamente delineando i meriti ed i difetti. L'unico chiaro ed incontrovertibile fatto è che noi non ascoltiamo più la musica allo stesso modo di 7 anni fa. Oggi ci sembra davvero rudimentale e poco user friendly dover aggiungere manualmente la musica ad un dispositivo (a parte i runner del primo giorno). Spotify e tutti i servizi simili che lo hanno seguito ci ha cambiato il modo di accedere alla musica. L'iPod non è più al passo con i tempi e non potrebbe essere altrimenti. Possiedo un vecchio nano di 3a Gen. che oggi trovo anacronistico. Usarlo da un gusto simile a riaccendere il vecchio caro mangiacassette e mettere un nastro.

Apple sa bene che l'attuale iPod Touch ha le ore contate, per lo stesso motivo. Forse, sempre di più, la guida di Cook ha ridotto la capacità di interpretare il presente e proporci un futuro. In questo lo spirito dell'iPod, e del nano, davvero non è più in Apple. Nonostante il vantaggio di uno store infinito, di un dispositivo apripista (iPhone) e di una esperienza incredibile nel campo musicale (iPod), l'attuale Apple fatica a mettere a frutto questo patrimonio che via via si sta dilapidando.

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