ImageSembrano essersi appianate le divergenze tra il direttore del progetto OLPC Negroponte e Intel, dopo le accuse di concorrenza sleale. Raggiunto un accordo di collaborazione.


Risale a qualche giorno fa la notizia che riporta all'attenzione dei media il tema dell'informatizzazione dei Paesi in via di sviluppo, con particolare riguardo ai bambini e ai giovani di questi Paesi: dopo le reciproche accuse di celare interessi economici sotto propositi commendevoli, che erano sfociate nel pubblico sfogo di Negroponte "Intel dovrebbe vergognarsi!", ci sono segnali distensivi tra i due contendenti. A darne comunicazione è la stessa Intel con un comunicato stampa che annuncia la sua adesione al progetto OLPC.

MIT (Cambridge, Massachussets) e Intel (Santa Clara, California) uniranno i loro sforzi nello sviluppo dei progetto OLPC, accantonando le divergenze in favore della crescita di quelle popolazioni alle quali il progeto si rivolge. In particolare verrà sviluppata una sinergia tra i due gruppi nell'ambito dei contenuti tecnologici ed educativi.

A suggello dell'accordo vi sono le dichiarazioni dei due leader, Nicholas Negroponte per OLPC, "Intel aderisce al progetto OLPC come leader mondiale in fatto di tecnologia, aiutando a raggiungere i bambini nel mondo. La collaborazione con Intel vorrà dire che il numero di laptop che giungeranno ai bambini sarà massimo" e Paul Otellini, CEO di Intel, "Aderire a OLPC è l'ulteriore esempio della nostra attenzione per l'educazione negli ultimi 20 anni, e del nostro credere nel ruolo della tecnologia nel garantire possibilità nel ventunesimo secolo a tutti i bambini sparsi nel mondo".

Attualmente Intel investe oltre 100 milioni di dollari l'anno in oltre 50 Paesi per promuovere l'educazione, inclusi gli sforzi profusi tramite la Intel Foundation, tutto questo fa parte del Word Ahead program di Intel, il programma della casa di Santa Clara per consentire l'accesso alla tecnologia a ogni persona in ogni parte del mondo.

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