A seguito di una segnalazione proveniente dal Centro Wiesenthal, il fondatore del noto social network Facebook, Mark Zuckerberg, si è impegnato a rimuovere dal sito alcuni vergognosi blog e gruppi neonazisti italiani.
La notte tra il 9 e 10 novembre 1938 è tristemente nota come la "Notte dei cristalli", nella quale decine di migliaia di ebrei vennero deportati nei campi di concentramento della Germania nazista; in questi giorni si tengono le commemorazioni per i 70 anni dalla notte che diede il via all'orrore della Shoah, ma sul famoso social network di Facebook si sono verificati degli spiacevoli episodi, forse sintomo di una società priva di valori e pronta alla violenza in ogni sua forma.
Alcuni giorni fa infatti sono venuti allo scoperto sette gruppi italiani anti-Rom che inneggiavano al nazismo e facevano propaganza razzista, esibendo slogan ingiuriosi, che preferiamo non riproporvi. Il Centro Wiesenthal, fondato nel 1977 per la memoria dell'Olocausto ed assegnato al sopravvissuto Simon Wiesenthal, è venuto a conoscenza dei movimenti razzisti su Facebook, ed ha immediatamente contattato il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, per inoltrare la segnalazione.
L'attuale direttore del Centro Shimon Samuels ed il presidente del gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo presso il Parlamento europeo Martin Schulz, figlio di un deportato, hanno chiesto la rimozione immediata dei gruppi e di qualunque materiale offensivo ed oltraggioso. Zuckerberg, dopo aver preso atto della presenza degli scellerati all'interno del suo sito, ha provveduto a chiudere i gruppi e cancellare i contenuti incriminati; probabilmente verranno prese delle contromisure per cercare di limitare simili avvenimenti, dal momento che la grande libertà concessa dalla rete non impedisce queste spiacevoli situazioni.
E' triste constatare che la vergognosa situazione è nata per mano di utenti italiani, ed ancor più triste è verificare il numero di iscritti ai gruppi razzisti, che pare essere superiore alle 2000 unità. Ci auguriamo che le sagge parole del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, protagonista due giorni fa di un discorso nel quale ha auspicato "un clima di apertura e apprezzamento verso gli stranieri che si fanno italiani, che contribuisca a far cadere tutti i vecchi pregiudizi", non rimangano inascoltate da parte dei cittadini ed autori.