David Choe è un writer americano che adesso si ritrova milionario, grazie ad un graffito dipinto nel 2005 nella sede di "The Facebook", la forma primordiale dell'attuale Facebook.
Artista metropolitano per qualcuno, vandalo e incivile per altri, David Choe è un writer di Los Angeles di origine coreana. Nel corso della sua adolescenza, Choe ha superato molte difficoltà: ha conosciuto la prigione, ha vissuto di stenti ma si è poi rialzato scoprendo l'arte del graffito fino a disegnare un ritratto del presidente Obama esposto alla Casa Bianca. David Choe, nel 2005, ha accettato di dipingere alcuni graffiti nella Silicon Valley, negli uffici di una piccola start-up che sette anni fa si chiamava "The Facebook". Quel lavoro, contro ogni aspettativa, lo sta rendendo milionario.
Sean Parker, uno degli amici e colleghi di Zuckerberg, aveva chiamato David Choe perchè suo grande fan. Gli chiese di dipingere nei primi locali della sede del social network a Palo Alto. David Choe decorò le pareti di quegli uffici con i suoi graffiti, ma come retribuzione scelse di "essere pagato" con una piccola quota del capitale di Facebook. Nel 2005, il social network era ancora ai primi passi, diffuso solo in qualche università americana ma oggi, il peso di Facebook sul Web e sul mercato finanziario è diverso.
Mercoledì scorso, Facebook è entrato in Borsa dove la società potrebbe valere circa 80 miliardi di dollari entro la prossima primavere. Per David Choe, il calcolo è rapido: a lui spetterebbero circa 200 milioni di dollari secondo i calcoli di New York Times. Come Choe, ci sarebbero altri fortunati: Peter Thiel che investì 500 mila dollari, ora diventati 2 miliardi, e Bono Vox che con Elevation Partners aveva versato 120 milioni di dollari due anni fa.