ImageDivampa la polemica sulla presunta violazione della licenza GPL sulla distribuzione Xandros Linux che accompagna i primi Asus EeePC. Asus, però, cerca di smorzare i toni.


L'Asus EeePC ha un costo inferiore a 300$ (per il modello base) e sistema operativo Linux. Per queste caratteristiche dovrebbe essere il prodotto più osannato dalla comunità open source, e invece non mancano le critiche: un blogger americano, Cliff Biffle, ha notato alcune violazioni della licenza GPL (General Public Licenze) relative alla variante della distribuzione Xandros Linux, montata sul laptop low-cost.

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In primo luogo, Biffle ha notato che Asus fornisce moduli in formato binario per molti componenti. In particolare, l'attenzione del blogger si è rivolta ad una versione modificata del modulo madwifi e almodulo asus_acpi: enza di essi sarebbe impossibile, o molto complicato, configurare la scheda Wi-Fi e l'ACPI.

In secondo luogo, Asus ha creato una repository per scaricare gli aggiornamenti, ma non c'è traccia di sorgenti su di essa. Sarebbe disponibile solo un pacchetto da 1,8GB,indicato da Asus come i sorgenti, ma che scompattato si rivela solo un insieme di .debs, peraltro di versione diversa da quella installata sul notebook.

In entrambi i casi si materializzerebbe una violazione della licenza GPL che impegna a rendere disponibile il codice sorgente anche se non sono state apportate modifiche. Modifiche che invece, osserva Biffle, sarebbero state assai profonde nel caso del modulo asus_acpi (ACPI - Advanced Configuration and Power Interface).

La questione ha avuto vasta eco, e non sono mancate le accuse, anche pesanti, ad Asus. Dagli ultimi report sembrerebbe però che la polemica possa essere destina a sgonfiarsi: la mancanza dei sorgenti sarebbe stata solo frutto di disattenzione da parte del produttore taiwanese.

 

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