Alcuni produttori cinesi hanno iniziato a distribuire batterie compatibili ad alta capacità per i netbook EeePC. Asus ha messo in guardia i consumatori: non ripareremo computer danneggiati da batterie non certificate.
Nonostante la recente crisi delle batterie per portatili, dovuta ad un incendio che ha distrutto la nota fabbrica LG Chem, Asus, il mese scorso, aveva annunciato che avrebbe introdotto due nuovi tipi di batterie più capienti per il proprio netbook EeePC.
Tuttavia, le difficoltà di approvvigionamento e la popolarità del piccolo di casa Asus hanno spinto numerosi produttori cinesi di accessori ad immettere sul mercato batterie compatibili ad alta capacità. In particolare, sarebbero state messe in commercio alcune batterie da 10.400 mAh al prezzo di circa 80 dollari, che sarebbero in grado di garantire una durata di 5.5 ore nell'utilizzo continuo del netbook.
La scarsa qualità costruttiva di queste batterie "di fortuna" sarebbe stata messa in luce da un episodio verificatosi di recente e riportato da Digitimes, nel quale una di esse si sarebbe surriscaldata durante la carica, incendiandosi e danneggiando l'hardware dell'Eee PC che la ospitava. Asus si è categoricamente rifiutata di riparare il laptop low-cost senza nemmeno voler conoscere l'entità dei danni, dichiarando che tali sarebbero i risultati derivanti dall'utilizzo di batterie non certificate, non coperti chiaramente dalla garanzia.
Di tutta risposta il produttore della batteria ha asserito che i danni non sono stati causati da un malfunzionamento del proprio prodotto. Secondo, un portavoce dell'azienda, la notizia dell'esplosione della batteria sarebbe stata creata artificiosamente da alcuni concorrenti per danneggiare le vendite dei loro prodotti.
La vicenda è quanto mai fumosa. Una cosa è certa: attorno all'Asus EeePC si è generato un tale giro d'affari da attirare le attenzioni di tutto un sottobosco di piccoli produttori il cui obiettivo primario non è sempre la qualità e la migliore soddisfazione dei clienti.