L'evento Apple "The spotlight turns to notebooks" si è concluso da poche ore, ed i nuovi ed attesissimi MacBook e MacBook Pro, accompagnati dai refresh dell'ultrasottile MacBook Air e del desktop all-in-one iMac, sono stati finalmente svelati al pubblico.
Dopo una breve introduzione del Chief Operating Officer di Apple, Tim Cook, che ha descritto l'innovativo processo di lavorazione per lo chassis denominato MacBook Brick, uno scatenato Steve Jobs ha preso in mano le redini dell'evento, accompagnando i presenti nella scoperta del rivoluzionario lineup mobile di Apple.
Soffermiamoci prima sulla nuova tecnologia Brick: il nuovo sistema di produzione prevede l'utilizzo di lastre di alluminio, che dopo un primo taglio vengono interamente modellate da un getto d'acqua guidato tramite laser. Come già annunciato, il vantaggio principale del processo consiste in una resistenza superiore, poichè il blocco (denominato ufficialmente "Precision aluminum") è unico e non è formato da differenti pannelli di alluminio, come le soluzioni precedenti.
I nuovi Macbook potranno inoltre beneficiare di una maggiore leggerezza, garantita anche dall'ausilio di tecnologie di ultima generazione, come la retroilluminazione a LED per i display, ed i drive SSD, presenti in alcune delle configurazioni previste. La tecnologia MacBook Brick sarà applicata a tutte le serie di notebook presentati durante il keynote, che come era prevedibile si avvarranno di un sistema di chiusura magnetic latch.
Segnaliamo che il nuovo MacBook Pro, anche grazie all'utilizzo di MacBook Brick, ha vinto il premio per l'ecosostenibilità EPEAT Gold 2008: tutti i modelli saranno altamente riciclabili, e non conterranno alcuna traccia di sostanze dannose per l'ambiente come l'arsenico, mercurio, BFR e PVC.
Come era stato già ampiamente pronosticato, Apple ha deciso di abbandonare l'utilizzo dei chipset Intel, optando per le nuove soluzioni Nvidia, sulle quali tuttavia trovano spazio le ineguagliabili CPU Intel Core 2 Duo Penryn di ultima generazione (CPU a basso voltaggio per la serie MacBook Air, e classiche CPU consumer Core 2 Duo con clock fino a 2.8GHz per le restanti macchine ). Inoltre i chipset Nvidia saranno affiancati da due differenti soluzioni grafiche, Nvidia GeForce 9400M e 9600M GT.
Il MacBook Air e MacBook sfrutteranno la soluzione integrata su unico chip GeForce 9400M di fascia bassa, che tuttavia, secondo i grafici mostrati durante il keynote, garantirà prestazioni di gran lunga superiori (fino a cinque volte) rispetto alle proposte integrate Intel, con ovvio riferimento al controller grafico integrato Intel GMA X4500HD della piattaforma Intel Centrino 2.
Nvidia GeForce 9400M conterà su 16 core grafici paralleli affiancati, che garantiranno una potenza di calcolo pari a 54 GigaFlops.
Se consideriamo che il chip in questione sarà in grado di raggiungere performance pari a circa il 50% di quelle di una scheda video di fascia media dedicata, come la GeForce 8600M GT, allora ci rendiamo conto delle sue ottime potenzialità. Per quanto riguarda i MacBook Pro invece, oltre ad alcune versioni con grafica integrata GeForce 9400M, vi saranno soluzioni con grafica dedicata: la GPU su cui ricade la scelta è la GeForce 9600M GT, con varianti da 256 o 512MB di memoria dedicata GDDR3.
Il chipset Nvidia di ultima generazione supporta le memorie DDR3 da 1066MHz PC3-8500, ed Apple non si è lasciata sfuggire l'occasione di impiegarle per ogni esponente del suo lineup. Anche il sottilissimo MacBook Air quindi ne usufruirà, contribuento anche a migliorare le prestazioni in autonomia, grazie al voltaggio ridotto rispetto alle soluzioni DDR2.
L'autonomia dei nuovi computer portatili Macintosh è probabilmente il loro punto di forza: i MacBook Air avranno una autonomia di 4.5 ore, mentre i MacBook e MacBook Pro con soluzione grafica integrafica si spingeranno fino a 5 ore. Per raggiungere tali risultati, oltre ad utilizzare un profilo energetico a basso consumo (come riportato tra i dettagli nel sito della casa di Cupertino), contribuiscono in maniera significativa, come abbiamo detto, l'utilizzo di display con retroilluminazione a LED ed i drive SSD a basso consumo; con ogni probabilità tuttavia, grande merito è dovuto anche il chipset Nvidia di ultima concezione, progettato appositamente per lo scopo.
Parliamo finalmente di accessori: una grande novità, anch'essa annunciata, è data dai nuovi touchpad glass multi touch, in vetro. Essi avranno una superficie utile del 39% superiore rispetto alle soluzioni precedenti, e saranno interamente comandati dalle funzionalità touch; anche i tasti sono definitivamente spariti, e verranno sostituiti dalle gestures Multi-Touch. Saranno adottati sia dal MacBook che da MacBook Pro, mentre il MacBook Air si dovrà "accontentare" dei vecchi touchpad tradizionali multi-touch.
Rimanendo in tema di sistemi di input, vanno segnalati anche alcuni cambiamenti minori, come le variazioni per la descrizione di alcuni tasti, ma la novità più importante riguarda il MacBook, che potrà finalmente avvalersi, come opzione di default, della tastiera retroilluminata, che in precedenza doveva invidiare al MacBook Air e MacBook Pro.
Nel rimandarvi ad una analisi più approfondita nei prossimi giorni, evidenziamo infine alcune curiosità: i partecipanti hanno avuto occasione di "mettere in difficoltà" Jobs e soci con alcune domande particolarmente taglienti. In particolare, ci si è chiesti come mai tra gli accessori dei nuovi MacBook non figurassero nè l'uscita HDMI, nè alcuna traccia di lettori Blu-Ray.
Per quanto riguarda l'uscita HDMI, i patron di Apple hanno sottolineato che l'interfaccia utilizzata per i MacBook, ossia la Display Port, sarà un ottimo sostituto. La questione Blu-Ray è risultata inevitabilmente più spinosa: noie di licensing avrebbero impedito l'implementazione della nuova tecnologia, ma è risultata evidente una gran diffidenza nei suoi confronti. Ironicamente i "presentatori" hanno infatti consigliato ai partecipanti di scaricare i contenuti in HD direttamente tramite iTunes! E' probabile dunque che non vi sia alcuna intenzione di utilizzare la tecnologia Blu-Ray nemmeno per il prossimo futuro. Ma vediamo nel dettaglio tutti i modelli a listino.
I nuovi Macbook Pro saranno caratterizzati dal chip grafico Nvidia GeForce 9400M, integrato sulla scheda madre, e Nvidia GeForce 9600M come scheda grafica dedicata, che doneranno rispettivamente 4 ore e 6 ore di autonomia. I notebook professionali MacBook Pro saranno proposti in due modelli. Il primo da 15.4 pollici LED backlit con un processore Intel Core 2 Duo P8600 a 2.4GHz (3MB cache L2), 2GB di memoria 1066 MGHz DDR3, hard disk da 250GB e slot-loading SuperDrive a 1.999 dollari. Il secondo modello, invece, al costo di 2.499 dollari, integra un processore da Intel Core 2 Duo T9400/P9500 a 2.53GHz (6MB cache L2), 4GB di memoria, Nvidia 9600M GT con 512MB di memoria e hard disk da 320GB.
Introdotti da Steve Jobs come dei notebook "stupefacenti", i nuovi MacBook potrebbero essere considerati dei piccoli MacBook Pro, almeno nel design, adottando lo stesso chassis, display a LED backlight, trackpad in vetro multitouch, connettore Mini Display Port e nuove schede grafiche. Con cinque ore di autonomia, i nuovi MacBook sono proposti in due modelli. Il primo da 1.299 dollari integra uno schermo LCD ad 13.3 pollici, processore Intel Core 2 Duo P7350 a 2.0GHz (3MB cache L2), 2GB di memoria DDR2 a 1066MHz, GeForce 9400M e hard disk da 160GB. Il secondo costa 1.599 dollari ed è provvisto di una CPU Intel Core 2 Duo P8600 a 2.4GHz, hard disk da 250GB e tastiera retroilluminta. Apple continuerà a produrre i vecchi MacBook in policarbonato con processori Intel Core 2 Duo a 2.1GHz, hard disk da 120GB e 5400 giri/min, per 999 dollari.
Il keynote di Steve Jobs ha coinvolto anche i MacBook Air con un refresh hardware, in linea con i notebook consumer MacBook e professionali MacBook Pro. Anche gli ultrasottili Apple saranno caratterizzati dai nuovi chipset Nvidia MPC79 con chip grafico integrato Nvidia GeForce 9400M, in sostituzione della ormai superata GMA X3100. Per quanto riguarda lo storage e la velocità, la configurazione del MacBook Air da 1.799 dollari ora comprende un hard disk da 120GB, rispetto ai precedenti 80GB e processore Intel Core 2 Duo LV SL9300 a 1.6GHz. Il modello da 2.499 dollari invece è provvisto di un drive SSD da 128GB, al posto del modulo da 64GB e processore Intel Core 2 Duo LV SL9400 a 1.84GHz. La dotazione è completata da 2GB di memoria DDR3 a 1066MHz, connettore Mini DVI, AirPort Extreme wireless e Bluetooth 2.1+EDR integrati.
Disponibile a partire da novembre al costo di 899 dollari, anche il nuovo Cinema Display è stato investito dalla ventata di rinnovamento in casa Apple. L'azienda di Cupertino ha aggiunto un monitor da 24 pollici a LED Cinema Display, con risoluzione di 1920x1200.
Per quanto riguarda i prezzi per il mercato italiano, i MacBook saranno venduti a 1.199 euro (2.0GHz) e 1.499 euro (2.4GHz), mentre il modello in plastica bianco sarà venuto a 949 euro, con CPU a 2.1GHz. I notebook professionali MacBook Pro sono disponibili in due modelli da 1.799 euro (2.4GHz) e 2.249 euro (2.53GHz). Il MacBook Pro 17 pollici non subisce cambiamento ed è distribuito a 2.499 euro con design precedente. Il MacBook Air potrà essere acquistato a 1.699 e 2.299 euro, mentre il nuovo iMac sarà in vendita da novembre al costo di 849 euro.