ImageDall'estero iniziano ad arrivare i risultati dei primi benchmark condotti sull'ultraportatile Apple MacBook Air. Confermate durata della batteria conforme a quanto dichiarato dal produttore e maggiore velocita' ed affidabilita' con i dischi SSD.


Annunciato lo scorso mese di Gennaio, in occasione del MacWorld 2008,  il Macbook Air continua ancora oggi a far parlare di sé, con le prime prove e i test volti a verificare i sorprendenti dati rilasciati dall'azienda. I colleghi di AnandTech hanno misurato l'autonomia dell'ultraleggero di casa Apple, realizzando alcune prove empiriche per osservare il comportamento della batteria in tre situazioni differenti: navigazione Internet, riproduzione di un film in DVD, lavoro ed operazioni di uso quotidiano. Il sample in test è equipaggiato con un processore a 1.8GHz, disco PATA e luminosità media (settata su 9 tacche).

ImagePer la prima prova, l'operazione è stata compiuta con scheda wireless attivata, ed è consistita nell'osservazione di 20 pagine Web, ciascuna impressa per 20 secondi, ed ascolto in background di musica MP3, tramite il programma iTunes. L'autonomia rilevata è abbastanza vicina a quella annunciata, in quanto il Macbook Air è rimasto acceso per 4.27h. Il test è proseguito con la riproduzione di un film in DVD, salvato sull'hard disk del notebook, ottennendo così un'autonomia di lavoro pari a 3.43h. L'ultima prova invece è stata basata sul download di un pacchetto da 10GB di dati e contemporanemante la visione di un file Xvid. In questo caso il carico di lavoro sul Macbook Air è stato maggiore e la durata della batteria si è arrestata a 2.43h. In conclusione, l'autonomia dichiarata non si discosta molto da quella reale e risulta sufficiente per un utilizzo completo del laptop. 

ArsTechnica, invece, ha realizzato un test per valutare le reali prestazioni di un Macbook Air da 1.8GHz con disco SSD e per verificare se l'incremento è tale da giustificare una spesa aggiuntiva di 1200 euro rispetto alla dotazione di un hard disk a piattelli magnetici. La prova è avvenuta in particolare con benchmark  come Xbench 1.3 e Cinebench, e con applicativi come Photoshop CS3. Dai risultati ottenuti, è evidente infatti che il modello con memoria Flash NAND SSD risulta più veloce ed efficiente del modello classico

 

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