ImageLa casa di Cupertino conquista una fetta del mercato statunitense pari al 14%. Il merito è dato dalla massiccia vendita di ultraportatili Macbook Air, i quali hanno determinato percentuali di crescita oltre la media del periodo.


La società Pacific Crest Securities ha pubblicato in questi giorni un'analisi relativa alle vendite di computer desktop e portatili nel mese di Febbraio 2008, circoscritte al mercato statunitense. Dai dati emersi, stupisce il grande impulso commerciale registrato da Apple la quale, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, può contare una crescita totale del 60%, con un incremento del 64% per le vendite di notebook e del 55% per i PC desktop.

Considerando che l'intero settore dell'elettronica mobile è cresciuto negli Stati Uniti del 20%, la situazione Apple può considerarsi un evento straordinario, che supera fortemente la media del settore. In questo modo, la casa di Cupertino si assesta in USA con il 14% delle quote di mercato, contro il 9% dello scorso anno. Il risultato ottenuto acquista maggior valenza, se consideriamo che l'economia americana sta attraversano un periodo di crisi, con una crescita del mercato estramemente rallentata.

Le stime di confronto non hanno paragoni! Apple registra una percentuale di crescita globale (notebook e desktop) nelle vendite pari al 60%, con un incremento ricavi del 67%, contro i miseri 9% e 5% della media generale. Secondo l'analista Andy Hargreaves, gran parte del successo di Apple è dovuto ai sistemi iMac e all'introduzione sul mercato dell'ultraportatile Macbook Air da 13.3 pollici. La sua originalità e progettazione, infatti, non hanno intaccato la fetta del mercato relativa ai MacBook e ai MacBook Pro , ma al contrario hanno interessato una particolare fetta di clienti, dai manager in carriera agli utenti in cerca dei tecnologia all'avanguardia.

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