L'agenzia stampa Reuters e il Wall Street Journal hanno rivelato che sia Amazon che Microsoft e Nokia hanno accarezzato per un breve periodo l'idea di acquisire RIM, le cui quote di mercato sono in continua discesa.
Research In Motion (RIM) continua a perdere quote di mercato nei confronti della concorrenza, soprattutto Apple, Samsung e HTC, i cui smartphone e tablet incontrano maggiormente il gusto del mercato di quanto riesca a fare ad esempio il PlayBook, le cui vendite sono così basse che più volte si è palesata la possibilità di ritirarlo dal mercato. Non è ancora crisi economica per RIM e i suoi Blackberry, ma certo la situazione non è rosea ed è normale, sul mercato, che ai primi segni di cedimento, aziende più floride divengano subito interessate a possibili acquisizioni.
E' quanto successo anche a RIM, come svelano sia l'agenzia stampa Reuters che il Wall Street Journal. La prima racconta di un possibile interesse, durante la scorsa estate, da parte del colosso Amazon, che aveva già preso in considerazione la possibilità di ottenere prestiti bancari per concludere l'operazione, mentre il secondo ci parla di un'idea simile da parte di Microsoft e Nokia, unite in una joint venture. In questo caso l'idea è rimasta ancora più abbozzata di quella di Amazon, non essendo seguita alcuna azione concreta.
Il consiglio di amministrazione di RIM al momento non è ancora interessato a vendere l'azienda e crede ancora nelle possibilità di rilancio con l'introduzione di nuovi modelli e servizi, come quello che prevede proprio l'integrazione del catalogo musicale di Amazon per alcuni clienti RIM. I dettagli quindi delle diverse operazioni restano piuttosto confusi. Ad alcuni analisti ad esempio è sembrato strano l'interessamento di Nokia e Microsoft, visto che la prima compete proprio con RIM dal punto di vista hardware, mentre la seconda con Windows Phone 7 e presto con Windows 8, compete per il software. Tuttavia l'acquisizione è solo una delle ipotesi, dato che tutti e tre i colossi potrebbero essere stati interessati anche solo all'acquisto di importanti proprietà intellettuali dell'azienda canadese.
Al momento quindi RIM sta declinando tutte le offerte ma con la crescente consumerizzazione del mercato IT sappiamo bene che un device o un sistema operativo di per sè validi non sono più garanzie di successo sul mercato. Per competere con i vari Apple iOS, Google Android e Microsoft Windows Phone 7, RIM avrebbe bisogno di una robusta infrastruttura di app di terze parti e servizi cloud che l'azienda invece non ha e sicuramente non sarà in grado di costruire nel breve periodo.